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La tristezza di Giuda

Un bacio che diventa condanna

di Fr. Giuseppe Vaia icms

La tristezza è un’emozione negativa che si sperimenta nel momento in cui perdiamo qualcosa di caro, irrimediabilmente. Questa tristezza può avere come termine ultimo lo scoraggiamento e la disperazione.

Questo è quello che è accaduto a Giuda dopo il tradimento: ha perduto la cosa più cara che aveva trovato, il suo Redentore. Giuda perde Gesù per egoismo e per il suo attaccamento ai soldi, suo vero dio. È consapevole di aver venduto il suo Maestro e sperimenta la tristezza: sente la perdita della grazia che è gioia e fa esperienza del peccato che è tristezza. Questo può succedere anche a noi quando all’amicizia del nostro prossimo, corrispondiamo col tradimento, parlando male di lui; sperimentiamo così la tristezza di questa azione. Sì, Giuda trasforma un momento familiare come la cena, dove c’è condivisione del bene e affetto reciproco, in un’azione malvagia. Così fa poi, anche con il bacio: lo trasforma da gesto di affetto in una condanna a morte. Ecco da dove viene la tristezza: trasformare un atto buono in sé in un atto malvagio, l’amore in perversione.

Quante volte anche noi, pur mangiando insieme alla stessa tavola non ci amiamo e non ci rispettiamo? Quante volte succede che anche pregando insieme, poi ci facciamo del male? Ecco, questa è la causa per la quale la nostra vita anziché essere gioiosa diventa triste, senza pace e con una gioia finta. Al contrario, quando ci si ama e ci si vuol bene sinceramente, la nostra vita si trasforma in gioia e pace.

Gesù in una rivelazione privata ad un’anima consacrata dice: “Giuda, come puoi avere cuore da tradire il tuo Maestro che ti ha tanto amato e beneficato; possibile che tanta carità, tanta bontà e tanto amore non siano stati sufficienti a spezzare il tuo duro cuore?”. Gesù gli offre il perdono ma il traditore si indurisce ancora di più e dispera della Misericordia Divina.

Gesù nel bacio di Giuda vede tutti quelli che lo avrebbero imitato nel tradimento e nella finzione verso il prossimo e soffre per questo errore e grave male: tanto è grave tradire il prossimo mostrando amicizia!

Sforziamoci di amarci con cuore puro e con retta intenzione, per essere graditi a Dio e al prossimo, chiedendo l’aiuto alla Vergine Maria tanto a noi cara. La nostra vita deve essere come una palestra dove ci alleniamo nel quotidiano, per essere graditi al nostro Dio e camminare nella perfezione. Allora la nostra vita sarà nella gioia anche nelle difficoltà.

Il proposito di questa Quaresima sia quello di un amore sincero, senza inganno, vincendo con l’aiuto di Dio le nostre inclinazioni al male che ci portano all’egoismo.

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