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CUSTODIRE IL DONO DELLA FEDE

Preghiera e formazione: due “ali” per il cammino cristiano

di Paola Maria Gargano

Ciao a tutti, mi chiamo Paola, ho 53 anni e sono madre di due meravigliosi figli.

Circa sei anni fa, ho iniziato il mio cammino di fede e ho conosciuto, tramite mio figlio Andrea, il santuario di Montignoso, quello di Pancole, i padri e le suore, ovvero i Servi e le Serve del Cuore Immacolato di Maria.

Stavo attraversando un periodo particolarmente difficile della mia vita e il Signore mi ha fatto sentire sempre più forte la sua presenza, ha aperto il mio cuore e ha trasformato così le mie giornate. I problemi non sono spariti, ma la preghiera e la ricerca sempre più assidua di Gesù nella mia esistenza (la recita quotidiana del rosario, il sacramento della Confessione e quello della Comunione sono fondamentali), hanno cambiato il mio modo di essere, di pensare e vedere le cose mettendo al primo posto l’amore, il perdono; così facendo, anche le situazioni più ostili sono risultate meno pesanti e più facili da affrontare.

Sin dall’inizio, il Santuario di Pancole è stato per me un importante punto di riferimento; in quel luogo sacro, infatti, ho incontrato le mie prime guide spirituali e sono stata invitata a partecipare, presso la parrocchia di San Giovanni Bosco a Badia a Elmi, alle catechesi e ai ritiri della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria.

Una volta al mese, dopo la Santa Messa del sabato pomeriggio, iniziava la nostra formazione guidata dai padri e, dopo una divertente e movimentata cena, si proseguiva con la condivisione ovvero riprendere gli argomenti trattati in precedenza e calarli nelle nostre esperienze di vita quotidiana. Che belle sensazioni, che momenti indimenticabili di pace e di crescita spirituale! Lo scambio di opinioni e di sentimenti crea un’atmosfera unica, ti fa sentire a casa e parte di una grande famiglia.

Non meno importanti erano i ritiri che si svolgevano la domenica, sempre una volta al mese, ovvero i momenti di preghiera e meditazione davanti al Santissimo Sacramento che si concludevano con la partecipazione alla Santa Messa.

Purtroppo l’anno 2020 ci ha portato un brutto virus che ci ha costretti a stare rinchiusi per molto tempo nelle nostre case e non ha permesso il regolare svolgimento degli incontri descritti, addirittura per diversi mesi non è stato possibile partecipare alla Santa Messa. I padri e le suore, nonostante le molteplici difficoltà, non ci hanno fatto mancare la loro presenza e il loro sostegno riuscendo ad utilizzare le dirette streaming e hanno fatto di tutto per mantenere viva la formazione spirituale di noi laici. L’ormai famoso “distanziamento sociale” non ha più reso possibili gli importanti momenti di condivisione, lo scambio di idee e opinioni, lo stare insieme, il ridere e, perché no, il piangere o per la troppa emozione oppure talvolta per la troppa sofferenza.

La tecnologia sicuramente ci ha supportato e tuttora ci aiuta a portare avanti il nostro lavoro, ci permette di avere contatti con gli affetti lontani, ma è sicuramente uno strumento freddo e arido; gli esseri umani infatti per natura sono stati creati da Dio per stare insieme al fine di condividere le emozioni, i sentimenti, le giornate e la quotidianità.

Anche quest’anno purtroppo non è iniziato nel migliore dei modi e, sempre a causa della pandemia, le catechesi e i ritiri in presenza sono strettamente collegati al fatidico colore “giallo”, l’unica situazione che rende possibili gli spostamenti fuori comune.

Per grazia di Dio la nostra regione, a inizio anno, ha goduto di una situazione favorevole e gli incontri di gennaio si sono potuti fare in presenza seppur senza la condivisione.

Io, personalmente, ho dovuto aspettare il mese di febbraio, il coronavirus mi ha bloccato a casa dai primi di gennaio. Anche in questo particolare momento, ho sentito vicini tutti i membri della Famiglia del Cuore Immacolato di Maria, attraverso le loro preghiere e i contatti telefonici personali, al fine di sentire la mia voce e avere notizie sulle mie condizioni di salute. A tal proposito posso affermare che quando sei parte di una vera famiglia non ti senti mai solo.

Ringrazio tutti i giorni il Signore per il prezioso dono della fede, che va custodito, alimentato e protetto attraverso la costante preghiera e un’adeguata formazione spirituale.

 

 

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