Pillole di SpiritualiTà
Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria. (San Gregorio Nazianzeno)
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L'annuncio dell'Angelo a Maria Santissima
di p. Andrea Mistrorigo icms
“Ave Maria…”. È il saluto riverente e pieno di venerazione che l’Angelo rivolge alla Vergine Maria nell’atto di presentarsi a lei, saluto tante volte pronunciato dalle nostre labbra più o meno attentamente. Ma se ci pensiamo bene, quel saluto è il saluto che Dio stesso per bocca dell’arcangelo Gabriele rivolge alla Madonna: l’Angelo infatti è ambasciatore, dice le parole di Dio. È Dio che nel rivolgersi alla sua serva, la saluta con riverenza e venerazione: “Ave Maria…”. Dio, al quale in cielo e in terra è dovuto ogni onore, Lui stesso onora la creatura che ha resa perfetta: Maria Santissima è il meraviglioso dono e capolavoro di Dio. Se tanto dunque l’ha amata e onorata un Dio, quanto più dovrò farlo io!
Quando questo piccolo uomo che sono io dice: “Ave Maria…”, accoglie sulle sue labbra le parole di Dio, saluta e onora Maria con lo stesso saluto di Dio, la riconosce grande tanto quanto Dio l’ha riconosciuta grande. Ora è lecito domandarsi: quale espressione fiorirà nel cuore della Madonna al sentirsi salutata e invocata con lo stesso saluto che le ha rivolto il Signore? Rifiorirà ora quella medesima espressione sbocciata dal cuore della Vergine all’annuncio dell’Angelo: “Eccomi!”
A chi onora con Dio e come Dio la grandezza di Maria, ella risponde manifestando la sua presenza e sollecitudine: “Eccomi vicina a te, pronta al tuo bisogno!”
Lei che ieri trasse dal Cielo il Verbo della vita, oggi tira dalla pienezza del Verbo ogni grazia, ogni dono perfetto: “Mai…” dice San Bernardo “…mai si è udito che alcuno sia ricorso a Te, o piissima Vergine Maria, e sia stato abbandonato!”.
Ma se tanta meraviglia opera un solo saluto, quanto più faranno tre, cinque, dieci o cinquanta saluti! A chi prega il suo rosario, la Madonna promette le grazie: “Quel che mi ricordo…” dice Lucia, “…è che la Madonna disse che bisognava recitare il rosario per ottenere le grazie durante l’anno” (Apparizione del 13 luglio 1917). Ma a chi non è preparato a pregare il rosario, come i bambini, si inizi con piccole dosi, anche pregando una decina di “Ave” al giorno. Ciò che più conta è che il saluto pieno di fiducia rivolto alla Celeste Mamma, ce la renda presente e strappi dal suo labbro un sorriso di bontà.
E ricordiamo tutti che anche quaggiù nella valle dell’amaro pianto, i poveri uomini sono felici quando la loro fede canta in mille modi la stessa melodia: “Ave, Ave Maria”.
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Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria. (San Gregorio Nazianzeno)