Paura della Verità
Il gesto di Pilato
di Sr M. Stella Sgarra icms
Quanto facilmente si biasima il gesto di Pilato di lavarsi le mani nel consegnare Gesù alla morte! Eppure, il suo atteggiamento è molto più diffuso e comune di quanto si pensi, solo che il suo fu plateale, perché avesse un impatto più forte agli occhi di chi aveva davanti, e, come tanti gesti usati al posto delle parole, fu universale, perché tutti, ma proprio tutti, lo comprendessero, anche gli stranieri, anche i posteri. D’altro canto, la sera prima di quella condanna, anche Gesù compì un gesto che rimase scolpito nel cuore e nella memoria dei suoi amici, quando, cingendosi di un grembiule, lavò loro i piedi.
Pilato, dunque, voleva salvarsi da quella folla inferocita, voleva salvarsi anche dall’imperatore che non voleva noie a causa di quei giudei sempre in sommossa e che lui, Pilato, doveva ben governare se non voleva pagare di persona. Pilato voleva semplicemente salvarsi la pelle.
L’uomo di oggi, spesso, si vuole semplicemente salvare da se stesso, dalla coscienza che gli rimorde e lo rimprovera per aver commesso o omesso di fare qualcosa, e cerca di nascondersi dietro ai suoi problemi, alle sue difficoltà, alla sua impossibilità di poter risolvere i problemi di tutti, e così si giustifica e assolve da quella paura di compromettersi con il prossimo e con le sue magagne. Forse cerca anche di sfuggire alla verità su se stesso che le sofferenze e i pesi degli altri gli rivelerebbero, denunciandone la viltà, la debolezza, l’incapacità di gestire cose più grandi di lui. A nessuno fa piacere vedersi così, sebbene sia questa la realtà dell’essere umano: debolezza, fragilità, bisogno, paura.
Pilato vive tutte queste dimensioni della nostra natura in un frangente storico terribilmente significativo, e anziché fare il salto di qualità gettandosi nel rischio che gli veniva proposto, si lava le mani: ha paura della Verità, ha paura di scoprirsi codardo, povero, debole… ma Gesù non lo rimprovera, né nell’ascoltare i suoi dubbi, né dopo, quando la condanna è emessa. Gesù lo guarda sempre con lo stesso amore, perché sa di cosa è fatto l’uomo, conosce le sue paure, non se ne stupisce, anzi, è da queste che è venuto a salvarlo.
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