Una giornata in Famiglia

 di Gian Domenico Savio Aresco

Per la nostra famiglia del Cuore Immacolato di Maria, quale poteva essere il modo migliore per iniziare il mese mariano, pure nella ricorrenza del suo amato e casto sposo San Giuseppe “lavoratore”? È stato meraviglioso, tutti insieme, raggiungere la Mammina Celeste nel suo bel Santuario di Genova, dedicato alla Madonna della Guardia, passando per il primo Santuario al mondo intitolato a Gesù Bambino, in quel di Arenzano. Complimenti a chi, sfidando le intemperie, ha preferito una giornata di amicizia e condivisione tra noi, con la Sacra Famiglia di Nazaret piuttosto che rimanere sotto le coperte! (Anche per me è stato difficile resistere alla tentazione).

Verso le 10.30, dopo un caldo caffè ristoratore presso il bar del Santuario di Arenzano, ci ha salutato fraternamente Padre Andrea Frizzarin, raccontandoci la storia della venerazione al Bambin Gesù di Praga. Il culto risale alla spiritualità di Santa Teresa di Gesù Bambino e San Giovanni della Croce; siamo alla fine del 1500 e, nel 1628, con il dono della statuetta del Piccolo Gesù in abiti regali (che sorregge il mondo nella mano sinistra mentre la destra è benedicente) ai Frati Carmelitani Scalzi di Praga (nella chiesa locale dedicata alla Madonna del Carmelo). La venerazione si propaga fino ad arrivare nei primi anni del 1900 ad Arenzano. Mentre a Praga è tuttora conservata l’opera in cera originale, copia di quelle appartenute ai Santi sopracitati, ad Arenzano nel 1902 una statuetta simile sostituisce il quadretto del Piccolo Re (che si trovava nella chiesetta dei Frati Carmelitani Scalzi liguri). Per la crescente devozione e le numerose grazie ricevute in questo luogo, si rende necessaria la costruzione dell’attuale Santuario, inaugurato solennemente nel 1908 e dedicato unicamente alla devozione del Bambin Gesù di Praga!

 Tra i “frutti” spirituali (e non solo) tangibili, oltre al centro di animazione missionaria in collegamento con la Repubblica Centraficana, dal 1951 è attivo nel Santuario un Seminario minore dei Carmelitani Scalzi, e il giovane Padre Andrea Frizzarin ne è testimone con la propria vita.  Lui, infatti, incrocia la vocazione grazie agli studi iniziati in questo Seminario, alla fine degli anni Novanta; con rammarico ci raccontava di essere purtroppo l’unico della sua classe arrivato al Sacerdozio. Pensando a questa affermazione, dopo aver partecipato alla Santa Messa delle 11.00, uscendo dal fornitissimo negozio di souvenir, stringevo nella mano la confezione dell’olio benedetto di Gesù Bambino appena acquistata, rattristato al pensiero della diminuzione di nuove vocazioni. Nel mentre una lacrima di gioia mi accarezzava il viso scorgendo, invece, una mamma tenere la mano del suo bambino, abbracciata dal marito: chiedeva informazioni proprio per l’iscrizione del piccolo al Seminario! Tornando verso il pullman, mentre guardavo quella pioggia mai eccessiva con cui ormai avevo fatto pace, mi risuonava alla mente il motto tramandato del Gesù Bambino di Praga: “PIÙ VOI MI ONORERETE, PIÙ IO VI FAVORIRÒ ”.

 “COSTRUIAMO UN LUOGO DI PREGHIERA”: sono invece le parole della Madonna al pastore Benedetto Parodi nel 1490 sul Monte Figogna, dove ora si trova la maestosa Basilica del Santuario della Guardia, altra meta del nostro animato pellegrinaggio! Verso le 13.30, arrivati in questo santo luogo, che domina un’intera vallata, l’attenzione ,più che al panorama nebbioso, va da subito verso il ristorante che ci attendeva per pranzare tutti insieme; eravamo più di duecento! Dopo pranzo, il Rettore, Don Andrea Robotti, ha accolto il nostro gruppo raccontandoci la storia del Santuario: dall’immediata diffidenza della moglie di Benedetto Parodi al miracolo (allora sottoscritto con atto notarile), attribuito a Maria Santissima, nell’inspiegabile guarigione del contadino destinato a morte sicura -come testimoniano i medici del tempo- dopo la rovinosa caduta da un albero. Segue così la costruzione di una piccola cappella ancora oggi visibile, punto di partenza del grande movimento di fede popolare che da Genova arriva nei secoli fino ai Giardini Vaticani dove una Cappella dedicata alla Madonna della Guardia ne ricorda l’apparizione. La realizzazione successiva di un Santuario tuttavia insufficiente come capienza, visto il numero sempre crescente dei pellegrini, determina nel 1890 l’edificazione della Basilica attuale, meta di pellegrinaggi anche a piedi dal fondovalle, con suggestivi sentieri che si intrecciano alla più recente strada asfaltata per otto chilometri…

 Visitando la stanza delle candele scrivevo su un rettangolo di carta le mie intenzioni di preghiera attaccandolo insieme alle centinaia di foglietti già appesi al tabellone nell’atrio antistante; attraversando poi l’ampia area dedicata a quadri e cuori argentati (che ricordano innumerevoli miracoli), collegavo mentalmente la visita precedente alla cappella ex voto di Arenzano pensando a quante grazie ancora San Giuseppe, Maria e Gesù Bambino aspettano di farci nel loro immenso amore, soprattutto per noi che abbiamo scelto insieme l’appartenenza ad una famiglia santa nel suo orientamento spirituale, voluta dal suo mirabile fondatore, con l’azione dello Spirito Santo! Alle 17.00 dovevamo ripartire; nel viaggio di ritorno, chiedendomi perché a volte non arrivino le grazie, il pensiero andava alle parole finali nel Vangelo del giorno: “… E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi”.