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Un tesoro prezioso

Insieme, nella Volontà di Dio

 di Fr. Francesco Bardi icms

Pace e bene, sono fratel Francesco Bardi ho 27 anni e sono originario di Livorno. Lo scorso 16 marzo ho professato i voti perpetui nel nostro santuario di Pancole. In queste poche righe volevo raccontare un po’ quello che è stato il mio cammino, o almeno i momenti più importanti, che mi hanno fatto arrivare alla scelta definitiva di consacrarmi a Dio con i voti di Castità, Povertà e Obbedienza.

Il mio cammino in seminario con i Servi del Cuore Immacolato di Maria è iniziato ben 14 anni fa, che in una vita di 27 anni non sono proprio pochi. Ma per raccontare la storia della mia vocazione non posso non parlare di quello che possiamo definire il “primo seminario”, cioè la mia famiglia. Come ho detto all’inizio, sono originario di Livorno e la mia famiglia, grazie ad un sacerdote diocesano che conosceva i Servi del Cuore Immacolato di Maria, ha iniziato a partecipare agli incontri con i Padri nel 1995, prima che io nascessi. I miei genitori sono stati formati e hanno ricevuto tanto della loro fede grazie ai padri che venivano a Livorno a fare le catechesi. Io ricordo bene come i miei genitori, fin da quando ero bambino, mi hanno insegnato a recitare le preghiere del mattino e della sera, il santo rosario tutti insieme e a partecipare alla Messa domenicale. Nella mia infanzia sono stati molto importanti i Salesiani, che a Livorno hanno sempre avuto un numeroso gruppo di giovani, dei quali faceva parte mio fratello maggiore. Io ogni anno partecipavo all’oratorio estivo che durava ben sei settimane e proprio durante quegli oratori guardavo con ammirazione i sacerdoti che animavano i ragazzi: vedevo in loro un modello da seguire e, dentro di me sentivo, il desiderio di fare quello che facevano quei sacerdoti, cioè, far felici i ragazzi facendo provare loro quanto era bello vivere in grazia di Dio e con Gesù.

Arrivata poi l’età giusta per partecipare ai campeggi con i Servi del Cuore Immacolato di Maria iniziai a fare anche quelli. E fu proprio durante uno di questi campeggi, nel 2009, che vidi per la prima volta ragazzi della mia età fare la scelta di entrare in seminario. Io rimasi colpito dal fatto che si potesse iniziare un percorso così importante e particolare già a quell’ età. Dopo quel campeggio tornai a casa, e quell’anno passò come tutti gli altri: andavo a scuola, facevo sport, andavo a giocare con gli amici al parco vicino casa e facevo tutte le altre cose che facevano i miei coetanei, dando sempre spazio a tutte le attività parrocchiali alle quali partecipavo sempre volentieri. Arrivata l’estate 2010 arriva anche il campeggio con i Servi del Cuore Immacolato di Maria: fu proprio durante quel campeggio che sentii forte nel cuore il desiderio di iniziare un cammino in seminario. Naturalmente, visto che avevo solo 13 anni, dovevo prima parlarne con i miei genitori, ma avendo paura di una risposta negativa feci telefonare ai miei da un padre che era al campeggio. Dopo le giuste e comprensibili resistenze, i miei genitori fecero la coraggiosa scelta di lasciare che il proprio figlio seguisse quella che era la volontà di Dio e, quindi, mi accompagnarono, insieme ai miei zii, che hanno sempre sostenuto la mia scelta, in seminario, che si trovava dall’altra parte dell’Italia, cioè a Lecce.

Il mio percorso, iniziato nel 2010, è stato lungo, pieno di alti e bassi, di cose belle e di difficoltà, dovute anche alla delicata fase dell’adolescenza. È stato un percorso pieno di grazie ricevute da parte di Dio, un percorso pieno di persone a cui ho voluto e voglio veramente bene, persone che sono state strumento di Dio per me e la mia vocazione. È impossibile parlare in una pagina di tutto quello che ho vissuto in questi 14 anni, ma è anche impossibile parlare di tutti i momenti più importanti. Per questo motivo ho deciso di soffermarmi su un aspetto che, secondo me, è fondamentale, soprattutto in questo periodo storico, cioè la famiglia. Nella vita ho ricevuto la grazia di conoscere persone fantastiche, persone che mi hanno aiutato a discernere la volontà di Dio, persone che mi hanno fatto crescere e che hanno curato tante mie ferite. Nella vita si conoscono persone che possiamo veramente considerare un “tesoro prezioso”, ma sono certo di una cosa: se non avessi avuto dei genitori che mi hanno fatto crescere in un ambiente di fede, non mi avessero fatto sperimentare la bellezza di vivere nella grazia di Dio, ma soprattutto non avessero fatto la coraggiosa scelta di lasciar andare via il proprio figlio per seguire la volontà di Dio, e non mi avessero accompagnato con la preghiera ogni giorno della loro vita la mia vita sarebbe completamente diversa. Per questo la famiglia è importante, ed è fondamentale per la vita della Chiesa, per questo la famiglia deve essere protetta e amata.


 

 

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