Pillole di SpiritualiTà
O Immacolata! “Madre, che ci conosci, rimani con i tuoi figli”. (San Giovanni Paolo II)
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Pellegrinaggio regionale FCIM
di Lorella
Condivido con piacere le mie impressioni sul pellegrinaggio del 5 Marzo 2023 con la Famiglia del Cuore Immacolato di Maria.
Il pellegrinaggio a Montepulciano e Cortona mi ha dato una grande ricarica di fede e di gioia! Tanti sono gli aspetti positivi che si possono elencare nei pellegrinaggi in genere come in questo del 5 Marzo scorso. Lo stare insieme per la fede, motivo che unisce persone diverse, che rallegra l'animo e rafforza lo spirito. Per noi di Genova è iniziato con il viaggiare tutti insieme in pullman per poi condividere con gli altri gruppi, provenienti da varie località della Toscana, il pranzo, la visita alle Sante ed i momenti di preghiera. Tutto questo ha unito i nostri cuori al Cuore Immacolato di Maria che ci ha guidati e sostenuti per tutto il tempo. Personalmente, non conoscevo la storia di S. Agnese da Montepulciano ed il racconto di alcuni episodi della sua vita, ascoltato durante la visita, mi ha fatto sorgere il desiderio di approfondire la conoscenza di questa Santa così, ho comprato al santuario un libro sulla vita di S. Agnese tratto dalla biografia del Beato Raimondo da Capua e sto leggendo questo scritto con grande ammirazione per Agnese dal cuore puro e pieno d'amore ed al tempo stesso forte dello Spirito Santo, in perfetta comunione con Dio che le aveva donato la capacità di compiere numerosi miracoli anche in vita.
Agnese muore nel 1317 nel suo monastero a Montepulciano. Si narra che nel 1374 Dio rivelò a S. Caterina da Siena (1347-1380) che in cielo avrebbe goduto di una gloria uguale a quella di S. Agnese da Montepulciano, quindi Santa Caterina andò a venerarne le spoglie incorrotte ma mentre si chinava per baciarle i piedi Agnese sollevò il piede sinistro fino al labbro di lei e così, visibilmente sollevato, è rimasto il piede del suo corpo incorrotto.
Se S. Agnese (1268 circa Gracciano Vecchio – 1317 Montepulciano) era destinata alla santità dalla nascita, non sembrava certo questo il destino di Santa Margherita da Cortona. Queste due sante entrambe vissute circa 50 anni, sono state contemporanee per 30 anni della loro vita così diversa eppure santa, la prima è diventata Domenicana e la seconda Francescana.
Leggendo della vita di Santa Margherita (1247 Laviano – 1297 Cortona), potrei quasi definirla una santa del nostro tempo, il suo periodo giovanile è simile alla vita di tanti giovani d'oggi, provenienti da famiglie separate o, anche “allargate”, ma con disagi nella sfera emotiva e spirituale perché ci si preoccupa di curare le “ferite” del corpo ma non si pensa a curare quelle dell'anima. Margherita bellissima e ventenne scappa di casa, da una matrigna gelosa di lei che la odia, e va a convivere con un giovane nobile, ma di dubbio tenore di vita, il quale non la sposa neanche quando da lei ha un figlio, e muore assassinato tempo dopo. Sembra che il cagnolino con cui la Santa è spesso raffigurata abbia guidato Margherita al ritrovamento del corpo del suo amante in un bosco. Margherita resta sola con un figlio ma reagisce, si stabilisce a Cortona, educa il figlio che in seguito diventerà Francescano. Lavora come infermiera per i poveri e fonda l'ospedale della Misericordia. Margherita è per noi un esempio di grande fede in Dio da cui trae il coraggio e la forza nelle difficoltà ma, è anche esempio di grande umiltà quando ritorna a Laviano, suo paese d'origine, per chiedere in chiesa, pubblicamente alla comunità, il perdono per le sue vicende giovanili.
Dio ha voluto darci i Santi come esempi da imitare e non c'è dubbio che tutti i pellegrinaggi rivolti alla conoscenza della loro vita contribuiscano a migliorare la nostra vita di cristiani rafforzando la nostra fede guidandoci insieme a Maria sulla via della santità.
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