Pillole di SpiritualiTà
Se Dio è amore, la carità non deve avere confini, perché la divinità non può essere rinchiusa entro alcun limite. (San Leone Magno)
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Chiamati a diventare “opera meravigliosa di Dio”
di Carmen Contino
Il nostro percorso di consacrazione è iniziato quando in un pomeriggio di settembre 2018, quello che allora era il mio eterno fidanzato si è recato nella Chiesa di Cerretti per una confessione. Lì ha conosciuto un sacerdote dei Servi del Cuore Immacolato di Maria. In quel momento secondo noi Maria “…affrettava l’opera meravigliosa di suo figlio”. Da lì il nostro rapporto, a volte chiuso e tortuoso, sarebbe stato consegnato nelle mani di Maria, il cui amore di mamma è potenza senza limite: è proprio vero, la vita incomincia da Lei.
Io e Stefano avremmo dovuto sposarci dopo qualche mese, ma i dubbi erano ancora molti. Avevamo provato tante strade per riuscire ad arrivare a questo passo, ma nessuna ci aveva consegnato la serenità che merita. Quando chiedemmo un tragicomico aiuto a questo sacerdote, egli ci stupì. Come un padre che conosce bene le debolezze e gli errori dei suoi figli, che accoglie e non umilia, sorrise e disse: “vi sposate fra qualche mese e mi chiedete di aiutarvi a superare i vostri dubbi?! Cioè mi state a chiede un miracolo! Venite sabato prossimo, dai ”.
E a settembre Maria iniziò a realizzare il miracolo. Tutti e due cominciammo la direzione spirituale, siamo scesi insieme nel profondo delle nostre ferite, a volte dovuto proprio al nostro rapporto di coppia, e siamo risaliti con una consapevolezza nuova. A differenza degli altri percorsi che avevamo intrapreso in passato, una volta finito l’incontro, non eravamo lasciati a noi stessi con le nostre miserie. In seguito abbiamo conosciuto gli altri padri, la comunità, il movimento: la Famiglia del Cuore Immacolato di Maria. Abbiamo conosciuto altre coppie, famiglie, giovani con cui condividere la nostra esperienza. I padri ci hanno sostenuto in ogni momento: hanno sofferto e gioito con noi. Con la preghiera e l’esempio degli altri abbiamo imparato a sedare le nostre controversie e a praticare l’arte difficile della pace.
Lentamente ci siamo resi conto di come in realtà Maria ci stesse portando a Gesù per farci vivere della sua vita. Gesù stesso diceva : “sono venuto perché abbiate la vita e l’abbiate in abbondanza”. Lei è stata il primo altare di Gesù. Ha impiegato tutta se stessa per generare Gesù. Maria non si è limitata alle parole. Ha impregnato tutta la sua vita, concreta e terrena, di amore per Gesù. Lo stesso Amore con cui ha preso la nostra coppia nelle sue mani, ci ha mostrato la nostra bellezza e ci ha accompagnati al 19 maggio 2019. Dopo due soli mesi ho scoperto che Maria ci avrebbe ricolmato della gioia più grande, il nostro piccolo Francesco, nato in pieno covid, ad aprile 2020. Purtroppo siamo passati dall’essere rinati insieme alla Famiglia del Cuore Immacolato, al trovarci rinchiusi in casa, isolati, con un bambino di pochi giorni. Così come a Cana Maria interviene, senza che nessuno glielo abbia chiesto, per venire incontro a quella famiglia a cui manca il vino, così i Padri della Famiglia sono entrati nella nostra casa con il S. Rosario, le Catechesi, la Messa in streaming. Appena è stato possibile abbiamo partecipato alla Messa in presenza, portando il nostro piccolino nella sua cullina. Nella prima vacanza estiva in Trentino con la FCIM nel 2020, Francesco aveva solo 4 mesi. Partecipare alla vita della Famiglia con un bimbo piccolo e nel rispetto di tutta quella miriade di normative anti-covid, non è sempre stato facile. Tuttavia, abbiamo sempre sentito che la preghiera, la convivialità e le vacanze insieme sarebbero state un modo nuovo di affrontare la vita.
Per fortuna, per buona parte del 2021 e del 2022 il nostro percorso di preparazione alla consacrazione si è potuto svolgere alla presenza di tutti. Gli incontri di spirtualità e le catechesi sono stati momenti di riflessione e comunione intima con Dio. I ritiri spirituali ci hanno permesso di estraniarci dalla vita quotidina e dedicare tempo prezioso per Dio, per noi, per gli altri componenti della FCIM. I temi che sono stati affrontati sono stati diversi e ciascuno a contribuito a creare un tassello nella costruzione del nostro “altare”. L’altare dei nostri cuori dove man mano è cresciuta la devozione per Maria. L’altare dove recarsi per vivere la propria vita cristiana. Io e Stefano siamo cresciuti nel rapporto con Maria: da figli piccoli aiutati dalla Mamma a rialzarsi, abbiamo sentito di dover diventare giovani adulti, capaci di mostrare Devozione e Impegno verso la nostra Mamma.
Arrivare al 2 giugno 2022, giorno della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è stato questo per me e Stefano: diventare figli adulti della Mamma del Cielo. Quel giorno è stato incredibile. Nella bellissima realtà di Montignoso eravamo tanti, veramente tanti, eppure sentivo forte il dialogo individuale con Maria.
E’ stato bello come un famiglia semplice come la nostra, fatta di 3 persone, sia diventata con l’intercessione di Maria parte di una Famiglia grandissima, quella della FCIM.
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Se Dio è amore, la carità non deve avere confini, perché la divinità non può essere rinchiusa entro alcun limite. (San Leone Magno)