Pillole di SpiritualiTà
Se Dio è amore, la carità non deve avere confini, perché la divinità non può essere rinchiusa entro alcun limite. (San Leone Magno)
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25 anni di grazia
di Maria e Antonio Cecere
Lo scorso luglio abbiamo festeggiato i nostri 25 anni di matrimonio. Siamo cresciuti nell’amore e nella grazia di Dio, ed è stato proprio il Signore ad aiutarci a vivere ogni istante del nostro cammino, scegliendo continuamente di “costruire” l’amore. Mai vivere questi momenti come un traguardo, è una trappola! Abbiamo imparato, infatti, che l’amore vero è desiderio di conoscersi sempre più, ogni giorno, è camminare insieme sostenendosi a vicenda, è donarsi tanto perdono reciproco, è voler entrare nel cuore dell’altro/a e scoprirne i sentieri, quelli più tranquilli, ma anche quelli più tortuosi.
Tutto solo per grazia, nonostante noi! Già da fidanzati, Dio ha iniziato a prepararci interiormente nella fede, quando al nostro primo convegno della C.G.R, durante un momento di adorazione, una persona che neanche conoscevamo ci disse: «Il Signore vuole che vi sposiate, desidera questo matrimonio. Tante saranno le difficoltà, soprattutto economiche, e tante persone vi faranno piangere, ma voi prendetevi per mano, pregate, affinché arriviate all’altare carichi di Spirito Santo».
Queste parole le abbiamo vissute tutte e, in tanti momenti difficili, abbiamo sperimentato che non ci erano state rivolte solo per quel giorno. Quando il Signore fa una promessa, è per la vita. Proprio come il matrimonio: è per sempre! Nella nostra famiglia non sono mancati i momenti terribili, di dolore, quelli in cui la sofferenza sembra voglia solamente devastare.
Oggi, possiamo dire che ogni volta che ci siamo trovati davanti ad una scelta, ci siamo sempre affidati al Signore avendo piena fiducia nelle sue Parole. Proprio come quando è nata nostra figlia Roberta; quello è stato il primo momento terribile, in cui ci siamo sentiti dire: «Vostra figlia ha il cervello malformato, è sorda, ha una malattia metabolica». Un dolore grande come una montagna dove scorgere il sole è davvero difficile, il cuore rimane come smarrito; si perde l’orientamento, viene meno la terra sotto i piedi e ci si vede tanto piccoli, senza mezzi. Eppure, Dio entra lo stesso; anzi, è proprio da quella spaccatura del cuore per la profonda sofferenza, che passa la sua Luce. E scopri che, attraverso le Sue indicazioni, dona la guarigione non a tua figlia, ma a te! Piano piano ci si rende conto che quella figlia è un dono prezioso, come del resto lo sono tutti i figli, ma che il Signore ci ha mandato proprio quella bambina piccola, che neanche parlava e camminava per migliorarci tutti, nel cuore. Oggi possiamo dire che le parole: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta» sono state per noi come la benzina d’amore di Gesù; ci hanno portato a vedere la disabilità come quella ricchezza che è un po' nascosta, ma che si deve riscoprire amando, per vedere in quel piccolo il “sorriso” di Dio in casa tua!
Anche quando ci siamo trovati a scegliere di trasferirci dalla Campania alla Toscana, in poco tempo altro salto nel buio: dover lasciare tutto ciò che avevamo costruito fino a quel momento, lavoro, casa, amici…tutto. Ancora una volta il Signore ci metteva nel cuore desideri nuovi da affrontare, e sempre con quelle parole, come un megafono, risuonavano dentro di noi: MAI SOLI. Umanamente lo siamo stati davvero, soli, senza amici vicino e senza il consenso delle nostre famiglie d’origine, ma quando ci prendevamo per mano e pregavamo il Signore, era come se ci dicesse “Venite, camminate sulle acque, ancora non avete fede?”. Non sempre è stato facile, però è stato affascinante, scoprire che la Provvidenza di Dio arriva in soccorso dei figli amati da Lui. Fin qui il Signore ci ha condotto senza risparmiare le difficoltà, ma è proprio lì che il Signore ci aspetta, per formarci e trasformarci come vuole Lui.
Festeggiare il nostro 25° anniversario è stato un altro regalo del Signore, vista la situazione Covid che stiamo vivendo. Noi non pensavamo di vivere la grazia di questo momento addirittura tre volte, come ci disse un anno prima un padre della FCIM, eppure così è stato.
Abbiamo, infatti, festeggiato prima in Campania con parenti, amici e fratelli in Gesù, poi, il giorno dell’anniversario con p. Lorenzo ai Casciani, dove abbiamo vissuto l’intimità di quel momento con Gesù, e infine, la domenica successiva a Montignoso con i padri, le suore e gli amici toscani.
Tre doni grandi ci fa il Signore: La famiglia, gli amici e l’amore delle comunità. Nessuna cosa che accade è superiore all’ amore di Dio, noi siamo “Pezzi Suoi”.
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Se Dio è amore, la carità non deve avere confini, perché la divinità non può essere rinchiusa entro alcun limite. (San Leone Magno)