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Dal terzo Sposo silenzioso al terzo familiare rumoroso

Approfondire la paternità di Dio nell'essere genitori

di Luca ed Elisabetta

Cerchiamo di condividervi in breve uno scorcio di vita. Niente di nuovo e sconvolgente nella storia, ma lo è stato per la nostra: la quotidianità diventa novità.

Inizia da noi, Luca ed Elisabetta: ci siamo incontrati ad un pellegrinaggio e, dopo vari assestamenti da fidanzati, ci siamo sposati il 25 giugno 2022, giorno nel quale ricorre la festa del Cuore Immacolato di Maria. Poco dopo siamo stati invitati e attratti proprio dalla Famiglia dei Servi del Cuore Immacolato di Maria e abbiamo iniziato a partecipare alle catechesi mensili. Durante questi incontri abbiamo sentito gioire il nostro cuore e abbiamo iniziato a pregare e desiderare concretamente di allargare la nostra famiglia.

A Natale Il Signore, con la Sua fedeltà, ci ha fatto il regalo più bello: una nuova vita!

La lieta notizia della dolce attesa è stata occasione di rinnovata preghiera per molti  e portatrice di un altro grande messaggio: questa creatura non è solo un dono per i genitori ma per tutto il contorno familiare e per la comunità. Infatti, oltre alla famiglia, anche amici, parrocchiani e consacrati hanno dedicato Messe, preghiere e pellegrinaggi per questa vita che si stava formando. La gravidanza ha rappresentato amore, speranza, vicinanza divina e pretesto di gratitudine, anche nelle difficoltà che le nostre famiglie hanno vissuto proprio in quel periodo a causa di importanti problemi di salute.

Ha fatto risonanza nei nostri cuori ciò che una suora ci ha detto in un momento di preoccupazione: eravamo prossimi al parto e lei per incoraggiarci ha suggerito di considerare questa creatura come se fosse Gesù. Ci ha esortato quindi a iniziare ad amarla già in grembo, accarezzarla e accompagnarla.

Il 20 Agosto 2023 è nata Anna ed è stato come se Gesù si fosse incarnato ancora una volta per noi facendosi piccolo e stravolgendo le nostre vite di Amore. Gesù tramite questa figlia ha aumentato la nostra fede e la nostra gratitudine.

Grazie a Dio Anna sta bene ed è risultato facile portarla sempre con noi, infatti, da quando siamo tornati a casa dall’ospedale, non siamo mai mancati all’appuntamento con la Santissima Trinità alla Messa domenicale. Fin da subito è venuta con noi il venerdì sera durante gli incontri con i ragazzi del dopocresima dei quali siamo gli animatori e Anna la mascotte.

Abbiamo inoltre continuato il nostro cammino nel Movimento del quale siamo consacrandi.

La presenza di questa figlia ha cambiato un po’ la nostra visione di Dio, modificando la concezione che da esseri umani avevamo nei Suoi confronti: l’amore genitoriale incondizionato che sperimentiamo con Anna ci fa comprendere maggiormente e interiorizzare la paternità del nostro Babbo celeste che ama senza logica di interesse, convenienza e merito.

Inoltre riusciamo ancor più ad avvertire l’aiuto di Maria. È Presenza, Esempio e Mamma che sostiene la Maternità sia nelle grandi cose che nelle piccole, dal sentire il suo appoggio nella responsabilità di madre al suo supporto nel consolare Anna nei pianti che non riusciamo a placare. Spesso basta un: “Mamma aiuta questa Tua figlia, Mamma pensaci Tu, Mamma pensaci Tu, Mamma pensaci Tu!”.

Diventare genitori ci ha forse aiutato ad amare un po’ di più il prossimo, anche lo sconosciuto, così come i figli si fanno amare già in pancia nonostante non sappiamo come saranno fisicamente, caratterialmente, se in salute, docili o impegnativi, per quanto tempo ci saranno e come…

E questo amore gratuito, una volta venuto alla luce, cresce giorno dopo giorno spingendoci a viverlo e condividerlo.

Siamo noi che ci occupiamo di Anna senza apparentemente niente in cambio; in realtà è lei che ci dà tanto. Ecco che così ci avvicina alla regola del vivere per amare senza ritorno ed è allora che si riceve tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Certo umanamente non si possono negare un po’ di scontri e confronti nella coppia davanti a questa esperienza così nuova, impegnativa e di grande responsabilità.

Ma proprio guardando lei, dono di Amore del Padre, ci facciamo complici di tale grazia condivisa convergendo alla pace.

Con l’arrivo di Anna è cambiata la scala delle priorità e, in particolare, si è ridimensionata la sfera lavorativa lasciandoci più tempo per partecipare spesso anche alla Santa Messa feriale.

Infine stiamo vivendo con immensa soddisfazione il fatto che Anna è anche strumento di gioia e pace per tante persone che la incontrano: il suo sorriso gioviale e a zero denti è contagioso e riesce a cambiare la giornata.

Anna è stata occasione di preghiera già prima di essere concepita e tuttora accresce la nostra fede; ha sicuramente sottratto un po’ di tempo alla preghiera giornaliera, ma l’ha trasformata in offerta continua e orazione del cuore, ancora più spontanea.

Pregare per lei che è figlia in comune con il Babbo eterno, pregare per noi genitori terreni, pregare per l’uno e l’altra, marito e moglie, per gli angeli custodi, pregare per tutti i bambini esistiti ma mai nati, pregare con gratitudine per la sua esistenza, per essere cristiani e per vivere come un dono questa figlia anche se non è nostra.

Luca ed Elisabetta

 

 

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