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"Chi canta prega due volte"

Importanza del canto nella liturgia

di Gilbert Lagneble

I canti nella liturgia, ricoprono un ruolo importante ma non sono indispensabili; servono ad attrarre l'attenzione dei fedeli sia sulla celebrazione che sul tempo liturgico dell'anno pastorale e soprattutto a farli pregare.

Essi si suddividono in due grandi gruppi:

- i canti che compiono un rito, che sono quei canti che danno la possibilità al rito stesso di essere cantato. Questi devono rispettare fedelmente il testo liturgico (nella sua cronologia, cioè senza saltare alcun passaggio) del rito; tra questi ci sono:

* il Kyrie, col quale l'assemblea, canta il proprio pentimento, e chiede perdono al Dio di misericordia che è sempre  disposto a perdonare e abbracciare i suoi figli,

* il Gloria per il quale il popolo di Dio canta la lode a Colui che È, che Era e che ci Sarà,

* il Credo per ribadire la propria fede nell'Unico Dio,

* il Sanctus e l'Agnus Dei.

- i canti che accompagnano un rito, che sono quei canti che vengono proposti mentre il rito stesso si compie; tra questi, possiamo trovare:

* il canto che accompagna il rito d'ingresso, che comincia al suono delle campane, accompagna il celebrante all'altare, e invita i fedeli ad avvicinarsi al proprio Dio, non più come Mosè e il popolo all'Oreb, bensì con la mente e il cuore rivolti a Dio.

* il canto che accompagna il rito della comunione (che consiste nell'andare a ricevere la comunione e ritornare al proprio posto), richiama ad un atteggiamento di meditazione e d'intimità con il Signore che si offre ai suoi figli mediante pane e vino divenuti corpo e sangue di Cristo,

* il canto dell'uscita che accompagna il celebrante alla sacrestia e congeda il popolo di Dio venuto ad adorarLo. 

 In molti casi, è un canto rivolto alla Santissima Vergine Maria, Madre di Dio e Madre Nostra che non cessa di intercedere per noi, suoi figli.

Sebbene la liturgia possa essere fatta senza i canti, essi aiutano i fedeli a vivere la Messa con più coinvolgimento. Cantare, è la forma di espressione più alta e profonda con la quale l'essere umano esprime lo stato della propria anima e comunica con Ciò che lo trascende, cioè il divino; e come sappiamo tutti, persino la natura stessa canta. E come insegna Sant'Agostino "il Cantare è il proprio di chi ama e che chi canta prega due volte", sia con le parole che con la musica.

 

 

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