di Filomena Vaccaro
Quest’estate, dal 23 al 25 Luglio, presso il Convento San Francesco di San Miniato (Pi), si sono svolti gli Esercizi Spirituali per i collaboratori toscani della FCIM. Siamo stati accolti e accompagnati da p. Andrea Matteucci, p. Giambattista, p. Cesare e da suor Paola Lucco e suor Rita.
Sono stati giorni davvero intensi, in cui siamo stati aiutati, attraverso le varie catechesi proposte dai padri e dalle suore, a riflettere sul nostro dialogo con Gesù Sommo Amore, con Maria Santissima e con i Santi.
Gesù ha scelto ognuno di noi. Lui desidera il nostro cuore; siamo suoi. Per sempre.
Mi sono chiesta: «Come è possibile? Con i miei dubbi, debolezze egoismi, come posso unirmi a Lui? Come posso affidarmi completamente?». Lui ci cerca, ci chiama, ci attende. Riesce a capire la nostra stanchezza, non quella fisica, ma la nostra “pigrizia” spirituale.
Dopo il silenzio e la meditazione personale, abbiamo avuto modo di confrontarci sul tema della penitenza, della pazienza e della carità. Quasi per tutti, la pazienza è un enorme obiettivo da raggiungere. Lì non possiamo far altro che ammettere le nostre ipocrisie e chiedere a Dio di lasciarci amare con umiltà.
Attraverso la preghiera, dobbiamo porre la nostra volontà nella sua, camminando nella libertà. Ma ci siamo sentiti ripetere: «Bisogna pregare, pregare, ma pregare bene». Le nostre preghiere devono essere un completo abbandono nel Signore.
In questo itinerario, siamo sostenuti dalla potente mediazione della Vergine Maria: Ella non ha avuto debolezze. Alla chiamata del Signore ha risposto: «Eccomi!». Anche l’Ave Maria va detta bene, con umiltà e devozione. Una devozione che con tutte le nostre inadeguatezze, timori ed egoismi, ci porta a guardare nella nostra anima e a chiedere a Maria Santissima di intercedere per noi presso suo Figlio Gesù.
Ringrazio Dio per questa bella opportunità che ci è data di vivere all’interno del nostro Movimento durante la pausa estiva, perché è sempre un lasciarsi raggiungere dall’amore di Cristo per ciascuno di noi: quell’amore che ti consola, ti abbraccia e che spesso ti riporta o cerca di riportarti sulla via giusta. Quell’amore che ti fortifica donandoti gioia e pace per ricominciare un nuovo anno con le sue “battaglie”, ma con rinnovato entusiasmo verso il fine, che è la santità.
I santi ci insegnano che i nostri sacrifici e le nostre sofferenze ci sono utili per avvicinarci a Lui: ebbene, il nostro ricominciare riparta proprio da lì, dall’offerta quotidiana del calice che la Volontà di Dio ci porge e con il quale possiamo corrispondere a tanta grazia ricevuta.